Si è concluso con un saggio dal titolo evocativo “Essere o non” il laboratorio teatrale per ragazzi e ragazze che Stefania Tagliaferri ha curato presso il Centro delle Famiglie, con la collaborazione di Verdiana Vono.
Il corso era rivolto a ragazzi e ragazze nella fascia d’età 11-18 anni e si è articolato in due percorsi paralleli (11-13 anni e 14-18 anni), iniziati entrambi a novembre. Quattordici i corsisti coinvolti.
Come suggerito dal titolo, i due gruppi hanno messo in scena una riscrittura della tragedia di Shakespeare, Amleto, la quale risale circa al 1602 e che ha il dubbio come protagonista assoluto.
“In un ambiente, quello di Amleto, dove tutto va storto,” scrive la regista Tagliaferri sul foglio di sala, “come è meglio essere? Cosa è giusto fare? Essere o non essere?”
“Non ci sono risposte al dilemma di Amleto,” prosegue, “e, in ogni caso, noi non le abbiamo date. Abbiamo voluto piuttosto concentrarci su alcuni aspetti della storia che ci sembrano le chiavi importanti per evitare la tragedia:
- il valore dell’amicizia
- l’importanza dell’amore
- il significato del teatro, che fa da specchio e ponte tra l’io e la società.”
Uno spettacolo che ha tradotto in parole e linguaggio del corpo gli appunti delle riflessioni emerse nei mesi di laboratorio; un saggio che ha unito, oltre alle voci dei e delle partecipanti, anche quelle della regista Stefania Tagliaferri e della drammaturga Verdiana Vono, che insieme co-dirigono la compagnia teatrale Palinodie.
Fortunati gli spettatori che hanno assistito a questo importante finale nel salone della Biblioteca di Viale Europa: una partecipazione attenta ed emozionata, che non ha fatto mancare meritati applausi.